Nel 1877, la marchesa Giuseppina Alfieri di Sostegno, nata Benso di Cavour, fece una donazione straordinaria al Comune di Santena: una proprietà destinata a diventare la sede dell’amministrazione comunale in via Cavour. Questo atto di generosità rappresentava molto più di un semplice gesto filantropico; era un simbolo di affetto e vicinanza della marchesa verso la comunità locale, con cui la famiglia Cavour aveva un legame storico e sentimentale.
La donazione venne accolta con grande riconoscenza e venne suggellata con la firma del Sindaco Dottor Borrello, che dichiarò di accettare tutte le clausole presenti nell’atto. Il documento stabiliva che il Comune potesse utilizzare la proprietà come sede amministrativa, ma con alcune condizioni precise. La marchesa, infatti, voleva garantire che l’edificio fosse destinato esclusivamente al servizio pubblico e che, qualora la destinazione d’uso fosse cambiata, la proprietà sarebbe ritornata alla sua famiglia. Altri dettagli riguardavano la manutenzione dell’immobile, il rispetto delle aperture e degli accessi e la conservazione di certi elementi architettonici, a tutela dell’integrità storica del fabbricato.
Questa donazione sottolineava il profondo legame della marchesa con Santena e il desiderio di preservare la memoria della famiglia Cavour in un luogo che ne conservava le radici. L’atto formale di donazione venne rogato dal notaio Gasparo Cassinis, consolidando un patto di fiducia tra la marchesa e la comunità locale, un impegno che ha reso la proprietà un simbolo di storia e identità per Santena.
Questa storia mette in luce l’importanza della beneficenza e della continuità storica nelle piccole comunità, dove un singolo dono può avere un impatto duraturo nel tempo.